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Channeling: "l'atto di canalizzare" essere CANALI essere ANTENNE RECETTORI.
Channeler significa "colui che canalizza".
Channel (parola inglese) in italiano significa: canale, antenna.
Canalizzare i messaggi del mondo spirituale.
Si possono trovare, adesso, moltissimi libri pubblicati che riportano messaggi avvenuti in channeling, moltissime sono le entità che parlano all’umanità. Non è difficile mettersi in contatto con esse, non è difficile diventare tramite di messaggi di amore e di saggezza.
Spesso queste comunicazioni arrivano senza preavviso a chi non ha mai fatto nulla per entrare in channeling, uno stato di sensitività. Anche se i messaggi sono quasi sempre di speranza e di amore, alcuni portano un significato più profondo, trasmettono qualche cosa di più sostanzioso di altri. I messaggi più veri lasciano una traccia. Alcuni channeling aiutano nella trasformazione, altri rimangono solo belle parole.
Ma da che cosa dipende questa differenza? Si può imputare all’entità più o meno elevata o al canale più o meno pronto, più o meno puro?
Ci sono due approcci fondamentali, uno è psichico, l’altro è spirituale.
Il Channeling (con una sola l) è l’approccio psichico riguarda i poteri del quarto corpo, i poteri mentali che sono innumerevoli, come il contatto con specifiche entità, la divinazione, i presagi, le previsioni, le diagnosi e moltissime altre facoltà. In questo caso entrano in azione le capacità insondabili della mente non razionale.
Ci sono diversi metodi per “entrare in contatto”, dalla classica “plancette”, fino al famoso bicchiere, dalla scrittura psichica, a quella automatica, dalle visioni fino alla più semplice intuizione.
Il Channelling invece (due l e due n) ha a che vedere con il Divino, non con l’inconscio o il subconscio, non è uno dei poteri psichici della mente, ma appartiene al cammino spirituale. Nel Channelling c’è una costante evoluzione, il Channelling non è al servizio dell’”io” ma tende al risveglio, al dissolversi della dualità e dell’illusione dell’io.
Il Channelling è un potere di trasformazione radicale e richiede che il “tramite” sia sul cammino spirituale. In questo caso c’è un solo metodo essenziale per entrare “in contatto” ed è la meditazione. La mente è aperta al punto di conoscere i propri limiti e mettersi da parte, non è più il centro della nostra identità ma un semplice mezzo di comunicazione. Il Channelling accade quando si conosce la bellezza del silenzio, quando si conosce il silenzio al di là delle parole. Quando il Silenzio è la Guida.
L’intenzione che ci ispira è anche la direzione che prenderà il nostro “contatto”. Se questo mezzo è al servizio del nostro io, se cerchiamo di ottenere qualche cosa dalle Guide, se le entità ci “servono” per affermarci, inevitabilmente cercheremo un contatto “psichico”. Ecco che cercheremo in ogni modo di sviluppare ilChanneling. E questo non è mai consigliato dai veri maestri. Cercare e sviluppare poteri psichici è sempre contrario al nostro cammino spirituale. Il potere psichico può essere una conseguenza del nostro risveglio, della nostra maturità, in questo caso è un “dono” e non è al servizio dell’”io”. Cercarlo è dunque contrario alla vera direzione del Channelling e all’insegnamento più puro delle Guide.
Nei millenni questo fenomeno ha preso molte forme e caratteristiche e ed è patrimonio di molte tradizioni (oracoli, profeti, sensitivi, shamani…).
È un fenomeno che si è propagato in questi ultimi decenni, molti sono i veicoli (chenneller) che hanno portato messaggi di entità diverse. Ci sono molti libri che trascrivono gli insegnamenti di queste entità, di questi maestri.
Ma più semplicemente e più concretamente si parla del contatto con la Guida Interiore.
L’idea che abbiamo una Guida, un Angelo Custode, è presente in quasi tutte le religioni, in modo diverso, ma con caratteristiche molto simili. Soprattutto i Sufi, mistici mussulmani, hanno sviluppato questa capacità di immaginazione e di contatto. Ai bambini è spiegato che la Guida può apparire sotto forme diverse, un vecchio, un animale, una visione, un sogno; per questo sono attenti ai segni, aperti agli incontri, pronti ad interpretare le parole e a dare loro un significato simbolico.
I cristiani hanno sviluppato l’idea dell’”Angelo Custode”, l’angelo è il Messaggero di Dio, colui che fa da tramite tra la “Mente Divina”, misteriosa, insondabile, assolutamente sublime e la piccola realtà umana di tutti i giorni.
L’idea del “messaggero” tra il piano divino e quello umano è molto bella.