sabato 26 novembre 2011

Mahatma o Grande Anima




Mahatma è una parola indiana che significa: " Grande Anima". nel nostro secolo è divenuta di dominio pubblico in tutto il mondo perchè è stata intrinsicamente legata a quell'uomo straordinario che fu Karamciandra Gandhi. E' un riconoscimento pubblico che, in modo del tutto informale e spontaneo, viene attribuito dal popolo a coloro che riconosce istintivamente come persone eccezionali dal punto di vista delle doti spirituali e intellettuali.

Si tratta di individui fuori dal comune, che si muovono ai più alti livelli di consapevolezza e partecipazione.Possono essere dei mistici totalmente dediti alla meditazione, alla contemplazione, alla preghiera, possono essere individui che si prodigano a favore di attività solidali e caritatevoli.

Queste grandi anime vissute in tempi remoti o attuali, hanno fruito dell'esperienza di un incontro con gli angeli e l'hanno poi riferita narrandola a voce o per mezzo di scritti.
Nel caso di certi mistici poi, vi può essere una indiretta testimonianza (grazie a un riconoscimento , per cosi dire dall'alto) attraverso "segni" quali stigmate o speciali poteri ( guarigioni, preveggenza, ubiquità)

Occorre ricordare che la Chiesa Cattolica è estremamente diffidente e guardinga di fronte a eventi" miracolosi" anche perchè un errore di valutazione potrebbe compromettere l'attendibilità di una serie di altri casi, fino a coinvolgere l'istituzione stessa.
Vorrei comunque, in questa sezione, inserire alcuni dei più significativi incontri angelici della storia.

Una delle più antiche tradizioni ha come protagonista santa Cecilia, una giovane romana vissuta tra il II e il III secolo, in epoca di grandi persecuzioni.
Cecilia era una fervente cristiana, andata a nozze, rivelò al marito Valerio di essere in contatto con un angelo che la proteggeva e difendeva da ogni insidia.

Il marito non credette a Cecilia e replicò che si sarebbe fatto cristiano se avesse potuto vedere l'angelo.Cecilia gli disse che sarebbe avvenuto solo se si fosse fatto battezzare. Valerio acconsentì. Dopo essere stato battezzato, tornò a casa e vide la moglie in ginocchio, raccolta in preghiera: accanto a lei si ergeva un angelo che irradiava una grande luce.Colpito da questa visione, Valerio si recò dal fratello Tiberio e narratogli quanto gli era accaduto, lo convinse a battezzarsi a sua volta; e così anche Tiberio ebbe la visione dell'Angelo.

Pieni di entusiasmo i due fratelli , che appartenevano a una nobile famiglia, cominciarono a testimoniare a tutti la propria fede, finchè arrestati furono condannati a morte dal giudice Almachio.

Quest'ultimo, sperando di potersi impossessare dei loro beni, ordinò a Cecilia di consegnarglieli, ma ella rispose che tutte le ricchezze erano già state distribuite ai poveri. In preda all'ira, il giudice ordinò che Cecilia venisse gettata in una fornace ardente.
Cecilia vi entrò ma non era sola: accanto le fu visto camminare un Angelo. Cecilia rimase tra le fiamme per un giorno e una notte, senza subire danni.

Questo racconto ricorda molto un famoso episodio della Bibbia narrato nel libro di Daniele ( 3, 13-30) in cui si parla di tre uomini che fatti gettare dal re babilonese Nabucodonosor in una fornace ardente, ne uscirono illesi in compagnia di un angelo.